Educazione positiva. 0-1 anno ~ Family planner - babysitter, colf, badanti, au pair, dogsitter

mercoledì 17 novembre 2010

Educazione positiva. 0-1 anno

 
a sweet baby sleeping on a blanket

Il bambino è un essere sensibile per il quale noi genitori siamo linea guida e punto di riferimento. In questa età siamo i loro miti (non ne parliamo quanto lo sono loro per noi).
Proprio per questo ci piacerebbe dedicare questo articolo “all’educazione positiva” per aiutare con gesti semplici lo sviluppo dei nostri figli.

Lattanti (da 0 a 1 anno)
Questo per loro è un periodo dell’esplorazione. Le scoperte che fanno adesso costituiranno il fondamento della loro conoscenza attraverso la sperimentazione con i 5 sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto). In questo periodo cominciano a sviluppare la capacità di memorizzare, la capacità di formulare pensieri e di ragionare.
Il bambino di pochi giorni non riesce a vedere gli oggetti più lontani di 15 cm dal suo viso, li vede sfocati – comincia quindi ad imparare a mettere a fuoco le immagini. Inoltre inizialmente non è in grado di seguire il movimento degli oggetti con gli occhi, ma acquisisce anche questa capacità piano piano.
Il bambino impara a riconoscere la voce della propria mamma, il suo viso, il suo profumo.
Il linguaggio naturalmente è ancora limitato all'emissione di suoni (lallazione) o alla ripetizione di poche sillabe (mama, dada, tata, papa). Parlare, nominare gli oggetti e le persone sono elementi fondamentali nell'acquisizione e sviluppo del linguaggio.
Proprio in questa fase di vita si stabilisce (o si continua) un forte legame tra il bambino e la mamma. Abbracciarlo, coccolarlo e giocare con lui definirà la maniera con cui il bambino si porrà in relazione con la mamma e con gli altri.

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Educazione positiva
  1. Parlare, parlare e parlare. Sembra all’inizio magari un po’ strano e inutile perché si pensa che il bambino non ci capisca e non segua il nostro discorso, ma non è cosi. Per il bambino è importante sentire la voce della propria mamma - ha infatti un effetto calmante su di lui
  2. Quando il bambino comincia con la lallazione può essere utile ripetere i suoni che emette aggiungendo qualche altra parola per far capire che i suoni si possono imitare.
  3. Leggere o meglio ancora raccontare al bambino. Lo aiuterà a memorizzare e apprendere i suoni.
  4. Cantare al bebè. Innanzitutto lo rilassa e poi lo aiuta ad acquisire parole.
  5. Fargli ascoltare la musica. Scientificamente provata l’influenza positiva della musica sul bambino
  6. Osservare molto e con attenzione il bambino, dando importanza al suo umore: già da piccoli possono mostrare stanchezza o nervosismo
  7. Essere sereni e trasmettere serenità. Il bambino sente quando siete nervosi o stanchi e lo sarà anche lui. Non è facile e ci vuole un po’ di autocontrollo.
  8. Non abbiate paura di mettere i bambini per terra. La superficie rigida aiuta molto di più nell’imparare a gattonare. Sul divano o sul letto è più difficile per i bimbi perché sono troppo morbidi.
  9. Non esagerate con l’attenzione all’igiene (che è sicuramente importante ma è necessario avere buon senso per tutto). Se il bambino sta a terra sul pavimento pulito non gli succede nulla anche se mette le mani in bocca. Comunque, prima o poi, alla prima occasione, metterà in bocca la mano sporca – è inevitabile e fa parte della crescita.
  10. Giocare. In questo periodo il gioco è sempre rivolto all’esplorazione. Quindi i giochi da proporre sono molto semplici o che si possono creare anche con le proprie mani. Per stimolare il tatto è utile toccare oggetti di materiale differente (ad es. il tavolo è rigido, la seta e morbida, il lino è ruvido ect.). Oppure massaggiando le manine, col tempo, si aiuterà il bambino ad impare come si afferrano gli oggetti. Preparate dei sonaglini: vanno bene anche quelli fatti a casa con una bottiglietta di plastica riempita di vari oggetti (importantissimo che il tappo sia avvitato bene per evitare l’ingerimento dei oggetti!)…in questo modo, agitandola, la bottiglietta farà rumore e il bambino potrà vedere come si muovono oggetti al suo interno.
  11. Un altro gioco divertente è Il Cesto dei tesori. E’ un gioco inventato oltre trent'anni fa da Elinor Goldschmied, una psicopedagogista britannica e rivolto ai bambini di età compresa fra i 6 e i 10 mesi.
    Il cesto dei tesori consiste in un cesto di vimini o altro materiale naturale di circa 35 cm di diametro e circa 12 cm di altezza riempito con circa 60/100 oggetti vari che hanno la caratteristica di essere "non strutturati", sono cioè oggetti molto semplici fatti esclusivamente con materiali naturali: legno, metallo, gomma, carta, tessuto, pelle, pelo, cartone, corno ecc. Sono banditi gli oggetti di plastica e qualunque oggetto di altro materiale sintetico.
    Ai bambini, seduti di fronte al cesto viene lasciata massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono, gli oggetti vengono afferrati, toccati, passati da una mano all'altra e portati alla bocca, esaurita l'esplorazione di un oggetto il bambino ne sceglierà un altro. Il ruolo dell'adulto in questo gioco è quello del mero osservatore, la sua presenza ha lo scopo di garantire serenità ma non deve intervenire nel gioco.
    Durante il gioco col cesto dei tesori i bambini dimostrano una grande capacità di concentrazione, il gioco riesce a coinvolgerli per intervalli di tempo che, considerata l'età, sono sorprendenti.
    Contenuto
    Lo scopo degli oggetti contenuti nel cesto è quello di offrire la massima varietà di stimoli ai cinque sensi:
    al tatto attraverso la diversa consistenza, forma e peso degli oggetti,
    all'olfatto attraverso la varietà di odori dei materiali, al gusto, quest'ambito è più limitato ma i materiali offrono sapori diversi,
    all'udito attraverso i diversi rumori offerti dalla manipolazione degli oggetti, alla vista attraverso il colore, la forma, la lunghezza e la lucentezza degli oggetti.
    A questo scopo nel cesto sono inseriti:
    oggetti di origine naturale: pigne, conchiglie, castagne, pietre di fiume, spugne naturali, gusci di noce di cocco, oggetti di materiali naturali: gomitoli di lana/cotone, sottopentola in paglia, pennelli da barba, spazzolino da denti, pettini in legno, spazzole in setole naturali
    oggetti di legno, sonaglini, mollette da bucato, anelli delle tende, cucchiai, portauova, oggetti di metallo, mazzi di chiavi, catenelle, fruste da cucina, pentolini, scatole dei sigari, coperchi dei vasetti di marmellata, piccole grattugie, formine per biscotti, tappo da vasca con catenella,
    oggetti in pelle, tessuto, gomma, pelo: piumino per cipria, pezzi di tubi di gomma, palla da tennis, borsette in pelle con cerniera, pacchettini ben cuciti di tessuto con lavanda, timo, chiodi di garofano, calzascarpe di osso.

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