![clip_image002[6] clip_image002[6]](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ruNoplJDo1MXn2OtM_b7QP8ABlkCozD7QS9lcKbbhB1Dxw8owAvzRmrbf0d8osyMU5HTuMpVNxlfqagFGE_LI5K0AxoabKERZgSa9vElESF2WbN0YJBeMUkvMWA0odinUFjl0Lkrbci7/?imgmax=800) Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare con la compagnia dei giovani del Teatro Ghione e del Teatro Sistina al Ghione di Roma dall’8 al 27 Febbraio. Il teatro Ghione è a Roma, in via delle Fornaci, 37 (nelle immediate vicinanze di piazza San Pietro).
| Il testo, scritto tra il 1593 e il 1595, rappresenta la quintessenza di tutte le Commedie di Shakespeare. Mito , fiaba e quotidianità si intersecano senza soluzione di continuità e questo porta a riconoscere all’interno dell’opera, suggestioni che vanno da fonti classiche ( le Metamorfosi di Ovidio ) al patrimonio folkloristico tipo dell’Inghilterra (fate e folletti burloni), originalmente e genialmente contaminati e ricreati dalla fervida fantasia del drammaturgo. L’opera fu probabilmente composta in occasione della celebrazione solenne di nozze tra i membri dell’aristocrazia inglese. La storia: Teseo duca d’Atene e Ippolita regina delle Amazzoni celebrano le loro nozze; per festeggiare l’avvenimento Bottom e altri artigiani vogliono offrire una rappresentazione teatrale, per lo spettacolo scelgono una foresta nei dintorni della città. Ma ecco che arrivano anche gli innamorati: Lisandro e Ermia inseguiti da Demetrio che ama Ermia e da Elena che ama Demetrio. Nella foresta ,durante questa bella notte d’estate, il re e la regina delle fate, Oberon e Titania, sono in piena lite d’amore. Per vendicarsi Oberon chiede a Puck, suo fedele servitore, di spandere sugli occhi di Titania un liquore magico che la farà innamorare della prima persona che incontrerà al risveglio. Un Sogno “giovane interpretato da giovani attori”, questo potrebbe essere lo slogan dello spettacolo. Una serie di vecchi banchi di scuola ammassati e composti d eterminano i tre spazi scenici , la corte , il teatro dei comici ed il mondo magico. Un grande telone che li ricopre forma il luogo incantato della foresta. Uno spettacolo rapido fatto di accensioni, incostanze, capricci , illusioni e delusioni , follie d’ogni sorta d’amore che danno un corpo e tessono un loro mondo così vivo e reale come quello degli uomini che quegli affetti visitano, estasiandoli e tormentandoli, innalzandoli e abbassandoli facendo sì che tutto sia parimenti reale e parimenti fantastico. Tre mondi , quello classico , quello magico e quello comico , continuamente intrecciati . Il sogno dell’amore , della magia , dell’arte si unisce al momento più comico, quello legato alla compagnia degli attori, per antonomasia figli di un mondo di finzioni. Per citare lo stesso Shakespeare: “L’amore è la più saggia delle follie , un’amarezza capace di soffocare , una dolcezza capace di guarire" . |
![clip_image002[4] clip_image002[4]](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiElGqegt_lg7oK6JYhqK1Ttb45YCacDcjPTHU6iHYjXOj-65xyiStNJYQZAAhikm89gBdF2uvHben34tpE5fEYi8rM8z2tuo12tFv1An3cg0uEr_ToEly7TYHyZsyoMVbRkGxh_CD4pw5b/?imgmax=800) | con Alessandra De Angelis, Ali Fatima, Goffredo Bruno Maria, Gianluca Delle Fontane, Vincenzo De Luca, Enrico Franchi, Erika Stirpe, Flaminia Fegarotti, Federico Frignani, Carlotta Gargiulo, Marco Paparella, Alessandro Parise, Mario Scerbo, Stefania Casellato, Francesco Trasatti
Regia: Tommaso Paolucci Assistente: Erika Stirpe Costumi: Graziella Pera Sarta: Dembele Fatimata Direttore di scena: Claudio Scarapazzi Luci: Gianluca Cioccolini Fonico: Matteo Coppotelli
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